Venezia, Canal Grande e Ponte di Rialto.

Giovanni Grubas (Venezia, 1830 – Pola, 1919),

Olio su tela

Tela 100 x 75 cornice 113 x 88

F.to in basso a sx

Ottime condizioni con vecchio rintelo e cornice di fine '800.

Splendido dipinto su tela raffigurante una magnifica veduta di Venezia con uno dei monumenti simbolo della Città.

Protagonista del dipinto è infatti il Ponte di Rialto che attraversa le acque del Canal Grande affiancato dalla elegante sagoma del Palazzo dei Camerlenghi.

Il Ponte di Rialto, celebrato per la sua straordinaria bellezza, è uno dei quattro ponti che attrraversano il Canal Grande ed il primo ad essere costruito nella fine del '500.

La grande tela, e per questo molto rara, è un' opera autografa del celebre vedutista veneziano dell' Ottocento Giovanni Grubas.  Egli, assieme al padre Carlo, si distinse per le sue raffigurazioni di Venezia sempre di ottimo livello, richiestissime dal mercato italiano e soprattutto straniero.

Le sue "Cartoline" quasi sempre di dimensioni contenute e quindi di facile commercializzazione, erano rivolte con grande successo ai facoltosi turisti stranieri che desideravano portarsi a casa un ricordo della loro vacanza a Venezia.

Non a caso le piccole vedute veneziane dei Grubas padre e figlio, appaiono più frequentemente nei cataloghi delle aste inglesi e Americane ancor più di quelle italiane.

Giovanni Grubas (Venezia, 1830 – Pola, 1919), figlio di Carlo Grubas  (1801-1870), viene avviato dal padre alla pittura. Si specializza immediatamente, proprio come il padre, nella vedute prospettiche Veneziane di stampo settecentesco.

Nella prima parte della sua carriera, Giovanni Grubas si può sicuramente assimilare alla modalità pittorica paterna, ma intorno al 1860, influenzato dalle istanze veriste della pittura italiana, si avventura in uno stile più sciolto e più aggiornato alla contemporaneità.

Le opere di Giovanni vengono a volte confuse con quelle paterne, anche se risultano spesso permeate da una sensibilità atmosferica decisamente superiore.

Sappiamo pochissimo della sua vita, ancor meno rispetto a quella del padre. Ciò che è certo è che nel corso della sua carriera ottiene un largo successo nel mercato veneziano ed europeo. Agli inizi del XX° secolo, divenuto cieco, si trova a fare i conti con l’isolamento artistico e le difficili condizioni economiche.

Si narra che, sfiorando la povertà, Giovanni Grubas sia riuscito a vivere dignitosamente gli ultimi anni di vita, vendendo una cassa piena di dipinti che erano rimasti nel suo studio veneziano durante gli anni del successo. Ormai quasi novantenne e fuori da ogni attività artistica, muore a Venezia nel 1919

Le vedute veneziane di Giovanni Grubas si differenziano da quelle paterne per una maggiore sensibilità nella resa luministica e atmosferica. Nonostante le prime vedute siano molto simili a quelle di Carlo, con il passare degli anni la sua pittura assume una connotazione personale e si distingue totalmente da quella del padre.

Attraverso una pennellata veloce e piena, Grubas realizza vedute di una Venezia atipica, coinvolto dalle grandi evoluzioni artistiche dell' epoca e dal bisogno di dare un'impronta personale alla sua lunga carriera.

Questa straordinaria grande opera su tela fa parte delle realizzazioni giovanili del maestro, considerate le più valide e stilisticamente le più convincenti della sua produzione.

Le notevoli misure del dipinto lo rendono particolarmente raro e ricercato, oltre che di grande effetto a parete.

Va infatti sottolineata la difficoltà nel reperire opere importanti dei Grubas padre e figlio, rispetto alle più comuni realizzazioni di piccola taglia, a carattere puramente commerciale.

Il Giovane Grubas, ancora lontano dal vortice del business, può esprimere liberamente le sue doti artistiche in questa fantastica composizione che si distingue per un chiarore intenso e per un coinvolgente gioco di luci e ombre di straordinaria efficacia nella resa dei volumi.