Federazione Italiana Mercanti d'Arte

"San Pietro" Scultura in bronzo e terracotta

Cerchia di Jean de Boulogne il Giambologna (1529 – 1608)

"San Pietro"
Entourage di Jean de Boulogne detto
Giambologna (Douai, 1529 – Firenze, 1608)
Scultura in bronzo e terracotta
Epoca II^ metà del '500
H. 85 x largh. 35 x prof. 30 (cm.)
Ottime condizioni

Rara scultura tardo-Rinascimentale in bronzo, interamente modellata e rifinita in terracotta patinata.
Raffigura un' immagine fortemente ieratica di San Pietro in piedi e lavorato a tuttotondo con un realismo impressionante.
L'Autore plasma un'opera di estremo livello artistico, riuscendo a evidenziare una perfetta combinazione di grande forza e di insuperabile eleganza stilistica.  Il volto scuro e severo del Santo tocca i punti più alti dell'arte scultorea e si stacca in maniera decisa dalle infinite pieghe delle sue vesti, che stupiscono per la loro leggerezza ed il finissimo movimento.
L'opera, che incarna tutte le caratteristiche della scultura Manierista più rappresentativa, si accosta alla eccellente produzione del celebre scultore Fiammingo Jean de Boulogne, italianizzato in "Giambologna" (Douai, 1529 – Firenze, 1608) ed è sicuramente stata realizzata da un Artista della sua cerchia.
La scultura, mancante del braccio destro, è in condizioni molto buone con una struttura ben solida grazie alle sue parti in bronzo.

Giambologna, pseudonimo di Jean de Boulogne, (Douai, 1529 – Firenze, 13 agosto 1608) è stato uno scultore fiammingo attivo in particolare a Firenze.

Nato nelle Fiandre (oggi in Francia), nel 1529, ancora giovanissimo, nel 1550 arrivò a Roma per studiare le statue antiche e le opere dei moderni del tempo, in particolare quelle di Michelangelo.
Il Giambologna rimase a Roma solo un paio d'anni, trascorsi in gran parte a esercitarsi realizzando numerosi modelli di terracotta e di cera, mantenendo sempre nel suo linguaggio il rapporto con il grande Maestro Fiorentino.
Egli forse non conobbe mai di persona Michelangelo, ma la sua arte lo impressionò a tal punto da spingerlo fino all'emulazione ed in seguito al superamento dei suoi modelli. L'immensa arte del Buonarroti costituì sempre il termine di confronto con cui misurarsi ma senza limitarsi alla passiva imitazione. Nelle sue opere vi è una forte propensione al dinamismo delle figure di chiara ispirazione Michelangiolesca, ma Giambologna divenne il più importante scultore manierista a Firenze per l'originalità della sua produzione, fatta di statue di marmo e bronzi di grandi e piccole dimensioni. Le sue opere seppero conquistare il gusto e l'apprezzamento di committenti esigenti e grandi intenditori, come erano quelli raccolti intorno alla corte Medicea Fiorentina.

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